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BIOGRAFIA
La Storia di Ubaldo Bricco:
Un Viaggio tra Musica, Arte e Sperimentazione

UBALDO BRICCO
Nato a Milano nel 1934 e deceduto nel 2016, Ubaldo Bricco ha trasformato un'infanzia difficile in una vita dedicata alla creatività. Fin da giovane, la musica ha rappresentato un pilastro della sua formazione: contrabbassista jazz, ha suonato nei celebri locali milanesi come “Il Capolinea” e “Le Scimmie” ed è stato membro del primo gruppo italiano di free jazz, il “Gruppo Contemporaneo”. Ha esplorato anche altri strumenti come flauto, clarinetto, violino e pianoforte, arrivando infine alla composizione.
Parallelamente, ha intrapreso un viaggio artistico nella pittura e nella scultura, utilizzando materiali inusuali come carta catramata, sughero, metallo e vecchie porte. Sempre alla ricerca di nuove espressioni, ha creato un proprio codice, basato sull'armonia ed i segni, dando vita così a opere uniche e vibranti.
A partire dagli anni '60, Bricco ha lasciato il lavoro per dedicarsi interamente all'arte, rifiutando compromessi commerciali e restando fedele alla sua visione creativa. Il suo studio, un caos di opere e materiali, era il luogo in cui sperimentava, traendo ispirazione dalle sue emozioni più autentiche.
La sua arte, sempre innovativa e profondamente personale, è il risultato di una vita dedicata all'esplorazione del bello, al confine tra musica, pittura e scultura.
"Pensieri ed emozioni si trasformano in simboli pittorici, intrecciati in un’armonia di colori e una composizione ricca di suoni e immagini oniriche. Le opere, intrise di morbide modulazioni cromatiche, esplorano fenomeni dell’inconscio e avventure psichiche, combinando profondità poetica e maestria grafica. Ogni composizione riflette una mistica spiritualità, valorizzata dalla consapevolezza delle trame artistiche e dalla potenza espressiva del surrealismo."


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